Nella grazia dei gelsomini
di bosco,
si schiudono a punta,
illuminate dalla veglia della luna.
All’ombra dell’arco umano,
s’incontrano mani posate
sul cielo,
che volano appese a quel vento
che langue di vita,
ma danza d’oro.
La gioia rinasce all’azzurro,
lontana dagli echi teatrali,
dove il pubblico è un sogno
di luce,
e un ricordo in tutù improvvisato.
Dal libro “Portali“