Dipinta è l’alba nei tuoi occhi;
cresce vanitosa,
perduta tra i colori d’una vita.
Si riveste a specchio
tra il mio capo e il tuo,
in una trasparente eternità…
meravigliosamente nostra.
Scotta, l’asfalto;
sorpreso dalla pioggia,
riscalda cuscinetti d’una zampa
e l’altra.
Ed il cielo si fa in quattro:
un grande avversario
che osserva nove vite
e fa le fusa come un gatto.
La bocca è di fuoco,
lo stomaco abbaia…
mi chiedo:
dove sono? Dove ho sbagliato?
La terra si espande,
l’istinto s’inebria d’emozioni,
e la paura dimentica i giorni
per divenire l’ombra di pedoni
ormai distanti.
E resto, m’insinuo, scappo,
fingo…
rafforzo l’agguato in questo
tempo che ricopre il mio ruolo
felino.
Dal libro “Portali“
Olio su tela il suo sguardo
a Madonna,
abbracciata ai ricordi
del suo essere donna.
Immemore, confonde
chi incrina la fronte;
e nelle stanze a cornice
percorre il futuro
senza rispondere.
Foto di Oleg Dou
Dal libro “Portali“
Quante carezze t’avrei dato,
mi sarei consolata nel tuo fertile
rifugio.
Tu, gracile gattina,
ti culli laggiù…
dove batte sempre il cielo,
lungo la distesa dei papaveri.
Dal libro “Portali“
La paglia divenne piega
e cadde dall’albero
come anima nuda.
Da lontano,
un richiamo spaurito
abbracciò il cielo,
ed il ramo riprese a cantare
privo di suono.
Dal libro “Portali“