Scriverti

C’è ancora la luna sopra
le case,
e il pensiero di te nel cuore:
tremore che s’adagia al tempo
prima delle parole.

Ed è semplice scriverti
ad occhi chiusi,
con la rabbia che ancora sfoca
dal petto e si rigenera ad ogni ora.
Non sai quanto fa male l’alba
quando non possiede colori,
con lo sguardo che si dilegua al nulla,
per ritrovarsi al buio
senza comprenderne lingua.

E questa vita che chiede luce,
si spegne al giorno nel dolore
di sempre,
mentre attende una sillaba dalla tua voce
che ne decida la cura,
incisa tra le righe di questo silenzio.
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(A mio figlio)

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