S’adagiano, gli acini,
in grappoli d’oro;
all’essenza del mosto
s’offrono al Sole
di fine estate.
D’autunno si sciolgono
ad ambra
in piccoli sorsi,
raccolti da labbra
rosate,
e da gocce che colano
in mani a pianura.
Dal libro “Ryan“
S’adagiano, gli acini,
in grappoli d’oro;
all’essenza del mosto
s’offrono al Sole
di fine estate.
D’autunno si sciolgono
ad ambra
in piccoli sorsi,
raccolti da labbra
rosate,
e da gocce che colano
in mani a pianura.
Dal libro “Ryan“
Ricordo quando la lessi la prima volta, mi colpì moltissimo la chiusa, in particolare l’immagine delle “mani a pianura”. Ricordo anche che qualche commento ravvisò un retrogusto erotico, non a torto, a mio avviso, considerando gli antichi riti pagani. Questo tuo libro è un capolavoro, una perla dopo l’altra…
Ti ringrazio di cuore per le belle parole.
Ciao Fabrizio.