Guardo con occhi
a benda l’ultima freccia,
in difesa di me che t’amo
di corsa, ferma nell’aria,
tra ricordo e promessa.
Stringo più forte
il peso che indosso:
un divieto d’accesso
che passo,
ma non attraverso.
Inseguo il mio cuore
altrove…
nell’attesa di un prossimo
incontro
per urlare il tuo nome.
Dal libro “Ryan“