Parla, il pensiero del domani;
ascolta e scappa sulle punte
affilate della fuga.
Ed il cuore pulsa ai confini
degli infimi passi,
in attesa d’una notte vigliacca
che non cade nel sonno,
ma s’aggrappa a quell’ombra
che contempla la vita…
e nessuno conosce il suo
nome.
Dal libro “Ryan” di Angela Albano
Che meraviglia quelle “punte affilate della fuga”. E poi quell’ombra agguantata dalla notte. Sembra quasi sentirla dentro, pur senza “conoscere il suo nome”…
Nerone è un gatto randagio che amo con tutto il cuore. In questi giorni ho potuto notare dal mio balcone che è ferito ad una zampa, ed io, oltre che dargli da mangiare non posso fare altro, e questa cosa mi rattrista non poco.
Il nome gliel’ho dato io circa un annetto fa, perché è tutto nero, e l’immagine che ho inserito nella poesia lo rispecchia totalmente.
Grazie per il prezioso commento.
Un caro saluto.
Ti comprendo benissimo, ho una gattina nera raccolta per strada, l’ho chiamata Kemet. Contatta l’ASL, procurati un trasportino e conducilo da loro che lo cureranno gratuitamente. Un caro saluto
E’ complicato spiegare. Il mio balcone affaccia su un luogo privato, dove non si può entrare. Ecco perché questa faccenda mi fa soffrire molto. Non posso avvicinarmi ai gatti a cui do da mangiare.
Sei davvero un animo nobile. Ma non disperare, spesso si riprendono da soli. Probabilmente è stato investito. Una segnalazione alle strutture competenti, però, la farei. A volte intervengono direttamente in soccorso. Esistono anche antinfiammatori in gocce che potresti provare a diluire nel cibo. Un caro saluto.
L’idea delle gocce la prendo in considerazione. Grazie, un saluto anche a te.