Se ne infischia la gente
della tua morte,
ma poggia fiori sulla nicchia
perché è Novembre.
E non ricorda, non vuole sapere
della tua vita,
i loro occhi guardano il mondo
senza abbassare lo sguardo,
poiché sanno che col tempo
ne toccheranno il fondo.
Ed io son qui,
respiro ancora i giorni,
col pensiero di te nell’urna
e non fra il vento.
Non prego in questo inferno,
ma spero che il tuo tempo
assai lontano, riemerga dall’oblio
tra le mie ciglia,
per dirmi d’un presente
riunito a quel passato che tanto
ci assomiglia.
(A mio padre)
Dipinto di Brita Seifert
Dal libro “Impronte digitali“