Il nulla dilaga nell’anima,
la denutre, conducendola
alle soglie della morte.
La realtà è sfumata
dall’ultimo sogno d’una falsa beltà.
Avvoltoi negli organi
attendono una carcassa,
cibo condito di cenere
e disperazione.
Resta l’illusione
d’un’esile figura,
nutrita di richieste,
saziata dal suo
stesso abbandono.