Abbraccio l’estasi, sebbene mi dia il buio.
Non bado al suo deserto, lo attraverso
usurpando la morte: mia testimone visiva
di un cammino incerto.
Estasi di tenebre vaste, m’insegnano
come dimenticare-scoprire altri mondi,
senza inventarli, lasciarli all’assurdo
irrefrenabile dell’illusione.
Restano di me radici in estinzione,
una sfida del tempo che devasta un’infanzia
arrestata, di difficile restaurazione.