L’innocente terrore

Nel silenzio siamo il complice perfetto, lo nutriamo a distanza, fingendo di ossevarlo con ribrezzo.
Il peso che resta nella coscienza, lo alleggeriamo giudicandolo, senza ascoltare la pietà. Dobbiamo fare i duri, pur sapendo che siamo fantasmi indegni di sperare. Consapevoli di non essere puri, non ci importa del peccato, in fondo è la certezza di non essere liberi che ci rende crudeli. È la certezza di esseri soli che ci tiene murati vivi.
Urliamo al terrore, senza voce, fiduciosi che altri combattino al nostro posto, e che vincano la battaglia del tacere, mostrando una finta bontà. In fondo, le nostre impronte nessuno le vede, nessuno le vedrà.. sono invisibili, come noi.
Nessun essere umano non ha rimpianti: tutti vedono, ogni giorno, compiacendosi turbati, perché il terrore fa meno paura della noia… fa meno paura del silenzio.

Siamo innocenti privi di solidarietà.

 

 

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