Sorride, l’aquilegia,
mentre l’alba si dispiega
sulla linea del confine.
Attende il suo mutare
tra le foglie caduche,
mentre il cielo la lascia
assopire tra i colori
del tempo,
riempiendone le ore.
Resta lì,
ai bordi del giardino,
a spiare la pioggerella
di Marzo che timidamente
la bagna,
esaltandone la bellezza.
Tutto scolora, lentamente,
e dei fiori penduli
restano piccoli quadrifogli
per la nostalgia della terra.
Dal libro “Luce Nera“