La festa

Quante persone ci sono in questa stanza, danzano felici, senza musica. Ridono, eppure sento il loro dolore… ridono e scherzano ma quante lacrime vedo, bagnano persino le mie dita.
La torta non è male, dà fastidio solo il retrogusto salato… mi chiedo perché la offrono in scatolette metalliche, potevano fare di meglio!
Quei tipi fuori al balcone sono strani, non capisco… non è una festa in maschera, che stupidi, e la padrona di casa non dice nulla, mah…
Quei costumi che indossano li trovo fuori luogo, rappresentano dei mostri, sono davvero brutti. Che cosa avranno poi da urlare!? E quel liquido che fuoriesce dalla loro bocca si vede che non è sangue, sarà pomodoro, che schifo!
Come prevedevo, nessuno mi dà confidenza, non ci volevo neppure venire. Meno male che non mi annoio… ce n’è di gente strana da vedere.
Che belle luci però, sono intermittenti come quelle degli alberi natalizi. Posso usarle come voglio: spente, accese, spente, accese, veloci, lente…  non si accorgono nemmeno che sono io a farle luccicare così.
Ahia, mi fa male il sedere su questa sedia, ma è meglio se me ne sto seduta, in fondo, in quest’angolo mi sento a mio agio, come se fossi nella mia cameretta.
Oddio, sta entrando, è lui! Il mio principe bianco. Quant’è bello, lo adoro, chissà se gli piacerà il mio vestito e cosa mi dirà dell’acconciatura. Di sicuro mi offrirà da bere, lo ha sempre fatto, anche se quello che mi offre non mi è mai piaciuto, che strani gusti si ritrova, ma non glielo dirò mai.
Si avvicina! Il cuore mi batte all’impazzata… ha già il bicchiere in mano, ma che gentile! Però non mi ha detto nulla del vestito, quant’è discreto, è un amore.
Si è fatto tardi, mi avevano detto che alla fine della festa tutti gli invitati avrebbero fatto la foto con la festeggiata. Ah, ecco che si radunano.
E quelli? Chi sono? Altro che mostri, non hanno le labbra, come la faranno la foto senza sorridere?
Nessuno ha detto niente, è giusto così, non si deve ridere dei difetti altrui, non sta bene!
Hanno chiamato me! Mi tremano le gambe, farò la foto con il mio principe bianco e con sua sorella, che poi è la festeggiata di stasera.
La faremo sdraiati mi hanno detto, col casco e con una grossa gomma da masticare in bocca, così rideranno tutti.

Che male, un dolore così non l’ho mai provato, meno male che indosso sempre il pannolone, mi è scappata un po’ di pipì. Se sapevo che scattare una foto facesse così male, col cavolo che l’avrei fatta!
In compenso però, il mio principe bianco mi ha abbracciata.
Dopotutto è stata una bella festa, chissà come sono venuta nella foto.

 

 

 

 

 

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