Canta, il corvo,
sulla pallida ombra
raccoglie il dolore
della terra…
sull’erba,
il grido delle foglie.
Le sue ali nere
scortano il cielo
lontano,
lungo un presente
che dona voce al pensiero
e rischiara l’opaco,
mentre il vento
col suo respiro ne purifica
l’odio.
Canta, il corvo,
sulla mancanza del nuovo
giorno,
per guarirne la strada
dai salici spogli.
La luna, purpurea,
l’accompagna,
e le stelle ne riflettono
gli spettri sul manto freddo
per baciarne la morte.
18/08/2020