Contatto

Sfuggi ad ogni respiro,
sei morte quando vivo.
Son qui,
unica e carogna,
a mendicare un’esistenza
di male, colpe e incoscienza.
Tu, che domini nell’intelletto,
sfidi il terrore,
che alla sorte
mescola il rigetto.
A te
che non hai soste
confesso:
sei il digiuno e la miseria,
la paura più vicina,
la sola alternativa
che m’illumina,
che mi tiene ancora in vita.

 

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