La casa

Cantano i corvi
dinanzi a cuori venduti all’oblio.
Fuggo da una debole razza
abbellita da origini uterine.
Non bastano unioni di sangue
ad allettare ricordi d’infanzia.
Accenti d’avidigia allineano tombe,
ebbre di avi, messaggi incoscienti
su un uscio che un tempo chiamai casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *