Grida che t’ami

Quando la tua parola ha trovato la fine su labbra altrui.
Quando hai trovato le porte chiuse nel momento del bisogno.
Quando hanno strozzato il tuo spirito e lasciato agonizzante.
Quando ti hanno umiliato, deriso, lasciandoti nudo, privo di forze.
Grida Mi Amo!
A chi ti ha abbandonato, rubandoti la fiducia.
A chi ti ha tolto il sorriso, facendolo suo.
A chi ti ha detto t’amo, senza provare amore.
A chi ti ha detto t’odio, con crudele intenzione.

Grida che t’Ami!

Perché nessuno ti può amare, odiare, ammirare e stimare più di te stesso.

 

Il bacio

Fra le tue labbra
troverò la mia dimora,
nei sospiri d’amore
t’incontrerò di nuovo.
In quei cammini silenziosi
sogneremo le passioni,
i desideri più oscuri.
*
Amami sulla tua bocca,
estasi dei nostri giorni,
miracoli dei tempi uniti.
Sfamami col peccato,
linfa della vita.
Inebriami di piacere,
di quel nettare che possiede
solo un bacio.

Immagine correlata

Dipinto di Gaetano Previati.

Tormento veggente

Scorrono le ore in un tempo sospeso.
attendi il piacere di affondar nel dolore.
Ti divora il tormento assetato di grida,
ed è già libidine la tua dipartita.

Etereo e pallido il tuo viso spettrale,
poggiato dorme su un guanciale tombale…
troppo acido è il bene, languido il male,
la tua notte arde in un silenzio letale.
Come serpi i peccati lambiscon la mente,
difficile il sonno in una valle dormiente.
Si spezza un singhiozzo in lacrime nere,
è un morire di vita il tuo solo godere.