Mi sfiora l’aria
che improvvisa la notte,
e la carne canta
per raggiungere un sogno.
Onde si consumano
ai miei occhi,
mentre torbidi pensieri
s’adagiano al trionfo
dei nostri corpi.
Dal libro “Luce Nera”
Dipinto di Samarel
Mi sfiora l’aria
che improvvisa la notte,
e la carne canta
per raggiungere un sogno.
Onde si consumano
ai miei occhi,
mentre torbidi pensieri
s’adagiano al trionfo
dei nostri corpi.
Dal libro “Luce Nera”
Dipinto di Samarel
Dischiudi gli occhi
sulle labbra del silenzio,
ed il risveglio è sillaba muta
che rischiara il ricordo
sulla pelle.
L’inatteso si sposa
al seno in un lento
respiro,
ed il credo concede
l’evento ad un corpo
che s’offre alla vita,
fino al mattino.
Dal libro “Portali”
Dipinto di Juan Medina
Inebrianti ombre
diventano protagoniste
della simbiosi aggrovigliata
tra il colore della notte
e la dolcezza della passione.
La perdizione
brinda in calici di complicità
e nella miscela di sensuali gradazioni
c’è solo il tempo del completo abbandono.
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Distesa di pelle lungo le note
di Chopin,
dove tu sei il tempo
che allevia gli anni,
in un’incognita costante
di notti ansiose
che si specchiano nel primo
raggio di luna.
Ed io possiedo
la stella che nulla
indossa,
eccetto il desiderio
che brilla alla mia cecità
nel vedere il tuo corpo
di donna.
Dal libro “Portali“
Ricamo ricordi sulla
pelle,
non lascio spazio
nemmeno tra i capelli.
Ti vivo addosso
in veste d’un amplesso…
fino ad assorbirti
in aderenza,
su carne viva.
Dal libro “Tutta la vita“
Fino a sentirti piaga
alla deriva dei sospiri,
dove il delirio chiude
l’oblio
e la pelle apre pensieri
distorti nella nuda
notte che geme,
chiedendo peccati
controluce all’intimo
del tuo seme.
Dal libro “Ryan“
Sciogliermi in solida
spira,
a chiusa spora
di chiglia a prua.
Esserti altro a fortuna,
in morbida chioma
nuda e cruda.
Soffusa bambagia
che fila giocosa
ai margini d’una musa.
Dal libro “Ryan“
Lentamente
l’iride si nasconde
allo sguardo,
un lamento geme
affamato di sete.
Entra, si cheta,
danza ansimando
e feconda.
Rinasce all’alito
dell’ultimo amore.
Attende,
per amarla ancora.
Dal libro: Memorie distorte
Calda e carnale l’edera del tuo ventre.
Un sentiero di fuoco
dove l’abisso ti prende,
godendo della carne.
Indugio dove il pudore è assente,
ed entro scoperto
nel profondo delle fiamme.
Pensieri nudi, disinibiti,
proseguono sulle tue membra,
scatenando voglie,
oltre i limiti dell’orgasmo.
Dipinto di Juan Medina
Gesta d’intese in un gioco musicale.
Irregolari note suonano
ai confini dei fianchi.
Ostilità di curve
ostentano un vizietto irrefrenabile.
Donami un sì minore,
ambito premio di questo duetto.
Rivelami un fa maggiore
tra le melodie dei tasti,
e con la sinfonia di un clarinetto ardente,
uniamoci in un coro
di un componimento inebriante.
Immagine di Andrius Kovelinas
.