Così giovane, l’alba…
sugli anfratti della pelle
brucia più del fuoco;
ricorda la notte sull’alveare
delle mani libere,
imprigionate tra le tue.
Femmina,
regime d’un tempo
sfacciato,
dove l’inverno declina
tra seni d’estate,
in una goduria millenaria
d’una vita nuda e sacra.
E noi,
novelli corporali,
ingannati dal piacere del buio
non siamo più mortali.
(Sere)