Nonostante la fine

Giunga l’odore d’incenso,
e con un bacio doni
sollievo allo stelo
giovane,
che funereo ancora sboccia
nel grembo madre.
Giunga il respiro
dell’amore che veglia
il perire…
renda la gloria
alla tristezza pura
che non spira,
nonostante sia giunta
la fine.


(Dedicata)
A ciascuno il suo

7/08/2023

La salma

Non mi fissate, pensate a voi,
poveri esseri viventi.
Il vostro finto dolore
trova uno sguardo di gomma.
Ipocriti dalle mani
in ginocchio,
la paura di perdervi
vi rende estranei a voi stessi.
Non mi fissate,
ho pagato il mio debito,
il fetore che emetto
è tutto ciò che resterà
di me, dentro di voi.
Mi decompongo al sole,
e tutto marcirà vivo
in un grembo animale,
insieme alla vostra
umana imitazione.

Immagine di Zdzislaw Beksinski

Il custode

Come un fantasma che vaga nella notte,
ti confondi tra le ombre.
La malinconia sfodera i suoi artigli,
trascinando con se una scia straziata di dolore.
La coscienza bussa alla porta della memoria,
e nel silenzio cosparso da tante voci,
ti avvolge nel suo sentire…
lasciandoti in quella trappola,
che come nube resterà per sempre
avvolta nella nebbia della disperazione.

Immagine Federico Bebber

 

Il coraggio del vile (Con Raffaele De Masi)

Il corpo dorme, la mente riflette,
ciò che gli è caro è avvolto dalla peste.
Anche se il cuore attraversa la giungla,
non v’è sanguisuga o zanzara che punga.

Nelle tenebre si respira un odore spiacevole:
sudore rancido di essere spregevole.
Fragranza di colpa, codardia,
un misto di guerra, un principio di epidemia.

Il Demone conosce i pensieri altrui.
Al corrente di tutti gli angoli bui,
approfitta del generoso vantaggio,
rendendosi veggente sul codardo coraggio.

Immagine di David Ho

L’arresto

È la carne che muore,
si distacca da una cecità di terrore
quando il tempo è scaduto.
Avvolto nel lenzuolo, vedi,
odi voci remote
che pesano nel limbo della morte.
Tra gli umani
sei il trapassato che vive,
il cuore immobile
che pulsa veramente.
L’odio è il tuo Giuda,
nel riposo fai ammenda.
Non esiste più aria,
respiri la terra che calpestavi…
quella che non hai amato.
L’agonia che in vita ti ha accecato,
nella morte ti purifica,
donandoti il dubbio eterno
della fede e del peccato.

Anomalie

Cambiamenti imposti da ideologie,
rendono confusi e già condannati,
e prima che si compia la mutazione…
al miserere siamo già sentenziati.
*
Nati e trapassati al mondo,
da flagelli ancora incompiuti…
venduti ai posteri, nulla rinasce.
Lungi la pace, in tempi di strage.

Immagine di Alexander Jansson

Cattiva

Riflesso di tempesta, l’indole.
Senza misericordia, il nome.
Bocca di ingiurie
in ali di falene,
beffi l’anima col sorriso
e trovi asilo tra i pidocchi.
Regina del male,
mangi te stessa
digerendo i fantasmi degli altri.
Bevi l’aceto, dissetandoti
con un pugno di mosche.
Godi nella polvere della bugia,
avvizzendo la tua misera filosofia.

Agonie al plenilunio

Fu solo un miraggio di lamenti agonizzanti
nel silenzio di quella notte.
Volta al plenilunio,
un’ombra fermava il tempo…
soggiogando una croce mancante,
memore di segreti
e di martiri strazianti.
Il nulla perse la sua battaglia,
in quell’anonimo mondo…
la dignità prevalse,
salvando un’anima persa,
da una morte cieca e folle.