Mi sfiora lentamente,
quest’alba:
carezza sepolcrale
dal sonno immortale.
Rischiara il giorno
dal buio,
e si lascia trasportare
all’orizzonte,
in quest’assenza che si stacca
e circola sulle case,
curandone le ferite.
Galleggia come un organismo
del mare,
inclinandosi un po’
per udire ancora le grida
della sera.
Sul davanzale,
la luce scivola piano,
quasi radiosa,
e m’illumina con il pallore
della solitudine.
Dipinto di Aram Nersisyan
27/02/2020
Archivio mensile:Febbraio 2020
Poveri illusi
Ed è un mattino
nel ricordo di ieri:
un passaggio che squarcia
il rumore di vecchie storie.
Ed è il domani di chi continua
a chiamare il solito nome,
nell’illusione di sapere aspettare.
Dipinto di Aram Nersisyan
Dal libro “Portali“