Entra
Come soffio d’un sogno,
appoggiato all’eclissi
del sonno.
Là fuori è un mondo
di sale:
una spirale ineffabile
che lacrima e fa solo
male;
una commedia irreale,
con la faccia di vetro
e le braccia di spine.
Ed io posseggo la chiave,
il ricordo esiliato alle ore,
ché vede la storia di tutti
gli umani
meritevoli di capolavori.
Entra
Nel portale che non t’assomiglia,
che realizza il pensiero
d’inchiostro,
annientando la vita.
Questa è la mia dimensione,
dove regna la luna incorporata
in un raggio di Sole.
In questo spazio rivedo
in altre forme ciò che ho perduto,
e quel che mi resta,
lo trasformo in una leggera brezza
che mi porta solo dove voglio andare,
sia ai confini del mondo,
sia oltre ogni temporale.
Il mistero è il suo vero portale,
dove l’eterno ha tante risposte,
e su ogni gradino che scalo,
scelgo il ricordo più familiare.
Ed ogni ombra, ogni sospiro,
è il segreto del mio pensiero,
nel grande silenzio della poesia.
Una voce muta che nel silenzio racconta la vita